"La pioggia ha un vago segreto di tenerezza
una sonnolenza rassegnata e amabile,
una musica umile si sveglia con lei
e fa vibrare l'anima addormentata del paesaggio...
una sonnolenza rassegnata e amabile,
una musica umile si sveglia con lei
e fa vibrare l'anima addormentata del paesaggio...
O pioggia silenziosa, senza burrasca, senza vento,
pioggia tranquilla e serena di campi e di dolce luce,
pioggia buona e pacifica, vera pioggia,
quando amorosa e triste cadi sopra le cose!
O pioggia francescana che porti in ogni goccia
anime di fonti chiare e di umili sorgenti!
Quando scendi sui campi lentamente
le rose del mio petto apri con i tuoi suoni..."
(F.G.Lorca)
La rubrica delle ricette "senza" prosegue con una torta semplice, ma buonissima, "senza uova". E' un dolce povero, della nostra tradizione paesana, nato per recuperare gli avanzi di pane raffermo. La versione classica, chiamata appunto torta paesana o di latte, prevede, al posto delle mele, cacao e amaretti. Ma, trattandosi appunto di un dolce di recupero.. nel mio caso erano le mele a dover essere salvate! E' molto delicata, leggera e non troppo dolce. Si può utilizzare anche il latte di soia, o di mandorle.
Ingredienti:
300 gr pane raffermo
1 litro latte
150 gr zucchero
200 gr biscotti secchi
50 gr burro
200 gr biscotti secchi
50 gr burro
50 gr pinoli
2 mele piccole
100 gr uvetta