"Bada poi che il fatto di leggere una massa di autori e libri di ogni genere non sia un po’ segno di incostanza e di volubilità. Devi insistere su certi scrittori e nutrirti di loro, se vuoi ricavarne un profitto spirituale duraturo. Chi è dappertutto, non è da nessuna parte. Quando uno passa la vita a vagabondare, avrà molte relazioni ospitali, ma nessun amico. Lo stesso capita inevitabilmente a chi non si dedica a fondo a nessun autore, ma sfoglia tutto in fretta e alla svelta.
Non giova né si assimila il cibo vomitato subito dopo il pasto.
Niente ostacola tanto la guarigione quanto il frequente cambiare
medicina; non si cicatrizza una ferita curata in modo sempre diverso.
Una pianta, se viene spostata spesso, non si irrobustisce; niente è così
efficace da poter giovare in poco tempo.
Troppi libri sono dispersivi: dal momento che non puoi leggere tutti i
volumi che potresti avere, basta possederne quanti puoi leggerne.
“Ma,” ribatti, “a me piace sfogliare un po’ questo libro, un po’ quest’altro.”
È proprio di uno stomaco viziato assaggiare molte cose: la varietà di cibi non nutre, intossica.
Leggi sempre, però autori di valore riconosciuto e se di tanto in
tanto ti viene in mente di passare ad altri, ritorna poi ai primi.
Anch’io mi regolo così ; dal molto che leggo ricavo qualche cosa."
(Lucio Anneo Seneca)
INGREDIENTI x 4 persone:
300 gr riso nero Thai
2 carote
2 zucchine
1 scalogno piccolo
4 filetti di sgombro sott'olio
4 cucchiai senape di Digione
olio extra vergine oliva
sale
pepe
Mentre il riso cuoce in acqua bollente salata, rosolare lo scalogno con un filo d'olio; aggiungere le verdure tagliate a piccoli cubetti, salare e cuocere per pochi minuti; devono restare al dente e croccanti. Quando il riso sarò cotto fare degli strati, con l'aiuto di un coppapasta, alternati alle verdurine. Sopra i tortini così ottenuti adagiare i filetti di sgombro, versare un filo d'olio crudo, pepe nero macinato e, a parte, un cucchiaio di senape.